Nelle giornate di lunedì 10, 17, 24 e 31 maggio si è tenuto con il gruppo dei giovani il ciclo di incontri “Parliamone prima: salute e sessualità rispettosa” in via Cottolengo, 22. Si è trattato di un percorso sperimentale che l’Ufficio Pastorale Migranti, in collaborazione con l’Associazione Camminare Insieme, ha creato con l’intento e di parlare di accesso e utilizzo dei servizi sanitari, educazione e promozione della sessualità responsabile e rispettosa dell’Altro, promozione della salute e della prevenzione e igiene personale e domestica.

Lunedì 10 maggio, la Dott.ssa Turino ha introdotto il Distretto Barolo, presentando il suo lavoro e le varie strutture che ne fanno parte, con un focus particolare sull’UPM e l’Associazione Camminare Insieme. Tali realtà formano infatti parte del cosiddetto terzo settore, organizzazioni no profit che fondano le proprie iniziative avvalendosi in gran parte dell’azione di volontari, i quali offrono il loro tempo e le proprie competenze al servizio di chi ne ha bisogno in maniera libera e gratuita. “È stato molto stimolante! Il Distretto Barolo non è così conosciuto” ci ha detto una tirocinante dell’Università di Torino, “molte persone conoscono le strutture del Cottolengo o di Don Bosco, ma non l’Opera Barolo e questo è un vero peccato”. È stato anche affrontato il tema della salute in rapporto all’immigrazione con la Dott.ssa Ferrero che ha descritto, tra le altre cose, i centri Informazione Salute Immigrati e i servizi di assistenza per gli stranieri iscritti al Servizio Sanitario Nazionale. Lo scopo di tali centri infatti è quello di promuovere la salute attraverso l’attivazione di iniziative di informazione mirata e di prevenzione, ma anche di soddisfare la domanda di salute espressa dagli stranieri presenti non iscrivibili al SSN. Inoltre, per le prestazioni di primo livello (prima visita e prescrizioni per accertamenti e consulenze specialistiche) le persone che arrivano in Italia possono rivolgersi agli ambulatori di primo livello istituiti dalle ASL come Centri ISI. “L’ho trovato molto utile”, ci ha raccontato una giovane volontaria del Polo Alimentare, “tante cose non le sapevo e vorrei che ci fosse una maggiore divulgazione a riguardo! Penso a tutte quelle persone che arrivano e non sanno cosa fare: se non le so io che sono italiana, mi chiedo come facciano loro”.

Nelle giornate di lunedì 17 e lunedì 24 invece la Dott.ssa Giolito si è occupata del tema della sessualità, parlando dei rapporti interpersonali e di come il nostro approccio verso mondo li influenzi. Si è discusso dell’importanza del rispetto e di come la sfera sessuale rappresenti uno degli aspetti più intimi dell’essere umano. La sessualità infatti non è soltanto il rapporto sessuale, ma esprime Noi stessi nella nostra totalità; ed ecco perché è importante sospendere il giudizio in modo da riconoscere in pieno la presenza dell’Altro. “Questi incontri mi sono piaciuti parecchio: molte cose le sapevo, ma mi ha fatto piacere vedere che l’ambiente era molto multiculturale.” ha raccontato una tirocinante dell’Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo. “Le mie esperienze precedenti vedevano molto una divisione tra maschi e femmine in questi tipi di incontri: in questo caso non è stato così. Si è parlato anche di violenza, un tema che di solito non si affronta così facilmente.”. Le tematiche discusse infatti sono state numerose: omosessualità, discriminazione, violenza e metodi contraccettivi sono stati solo alcuni. “Avrei voluto si parlasse un po’ di più di aborto”, ha detto un’altra tirocinante, “tante cose io già le sapevo, ma essendoci stati tanti ragazzi di altre culture, forse sarebbe stato interessante approfondire un po’ di più la tematica. Però è stato molto interessante!”. A questo riguardo infatti abbiamo chiesto cosa ne pensasse anche ad una giovane volontaria di origine marocchina: “è stato stimolante, le idee possono essere diverse, soprattutto se si parla di culture diverse. Ma è sempre utile imparare e scoprire cose nuove”.

Infine lunedì 31, si è chiuso il ciclo di incontri con il Dott. Petracchini, che ha affrontato il tema della prevenzione, con una particolare attenzione alla situazione vaccinale e al Servizio Sanitario Nazionale in generale.

 

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