Secondo i dati pubblicati proprio all’ inizio di questo febbraio nel Global Report on Trafficking in Persons 2020 dell’UNODC, a livello globale nel 2018 (ultimo anno disponibile) sono state scoperte 50 mila persone soggette alla tratta, un dato in crescita rispetto agli ultimi 15 anni ma comunque solo la punta d’iceberg di un fenomeno che coinvolge milioni di persone.

Fra le 50 mila persone scoperte:

  • il 50% era soggetto a sfruttamento sessuale,
  • il 30% a lavoro forzato,
  • il 6% costretto a commettere reati e l’1% a
  • Le persone restanti erano soggette a matrimoni forzati, a rimozioni d’organo e ad altri scopi.

Nell’ultimo quindicennio la composizione di genere e di età delle persone soggette alla tratta si è modificata in modo significativo:

le donne adulte sono diminuite da oltre il 70% a meno del 50% del totale;

l’incidenza dei minori è triplicata, dal 10% al 30%;

ma nello stesso periodo è anche raddoppiata la percentuale di uomini adulti, dal 10% al 20%.

  • Per il 2016 si è stimata la presenza nel mondo di 40,3 milionidi persone (uomini, donne e minori) ridotte in stato di “moderna schiavitù” fra lavoro forzato (domestico o in cantieri, fattorie, fabbriche clandestine, su pescherecci), sfruttamento sessuale e matrimoni non voluti.
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