Vie di Fuga pubblica sul numero di lunedì 1 maggio 2023 un articolo di Giovanni Godio, che qui riportiamo, nel quale vengono resi noti (fonte Eurostat 2023) il numero dei richiedenti asilo in Europa e, opportunamente, evince da questi quelli riguardanti il nostro Paese. Alla luce di quanto previsto dal cosiddetto Decreto Cutro quale sarebbero le gravi conseguenza che porterà lo smantellamento della protezione speciale.

Fra i richiedenti asilo che nel 2022 hanno ottenuto nell’Unione Europea uno dei tre benefici di protezione, lo status di rifugiato, la protezione sussidiaria o la protezione umanitaria, a ben uno su quattro è stata riconosciuta proprio quest’ultima: in una parola, il beneficio che in Italia il decreto Cutro in via di conversione in legge ha deciso di smantellare nella forma della protezione speciale, che altro non era, appunto, se non l’erede (migliorata) della vecchia protezione umanitaria.

L’anno scorso l’umanitaria nel territorio dell’UE è stata riconosciuta a 94.435 richiedenti, su un totale di 384.245 che hanno ottenuto uno dei tre benefici fra decisioni in prima istanza e istanza finale su ricorso.

Il totale di circa 384 mila nuovi beneficiari è in forte crescita rispetto al 2021, come giustamente osserva Eurostat, la fonte di questi nuovi dati: + 40% (e + 72% se si guarda alla protezione umanitaria!).

Però questa percentuale è nettamente inferiore all’incremento di richiedenti asilo registrato nell’anno: + 64%. Mentre per restare ai nuovi beneficiari totali, non si possono dimenticare i dati molto superiori registrati nel ’17, oltre mezzo milione, e del ’16oltre 700 mila

Sempre nel 2022, la percentuale di riconoscimento sul totale dei richiedenti asilo esaminati nell’anno è stata del 49% in prima istanza e del 34% in istanza finale su ricorso. Il dato di prima istanza è superiore a quello del 2021 (39%, fonte report asilo Migrantes 2022), quello in istanza finale lievemente inferiore (35% nel ’21).

L’Italia nel contesto europeo

Nell’ultimo anno l’Italia ha “concesso” protezione a circa 39.700 richiedenti fra prima istanza (cioè nelle Commissioni territoriali, 25.700) e istanza finale su ricorso (14 mila). Il totale di quasi 40 mila nuovi beneficiari colloca il nostro Paese in terza posizione a livello europeo, dopo la Germania con 159.400 concessioni e la Francia, con 50 mila.

Nel ’22 il tasso di decisioni positive italiane sul totale degli esaminati è stato pari al 48% in prima istanza, appena al di sotto della media dell’Unione e in calo rispetto al 50% registrato nel ’21), e pari al 72% in istanza finale, oltre il doppio della media (e in netta crescita rispetto al 63% del ’21): vale a dire, almeno secondo le cifre comunicate ad Eurostat dal ministero dell’Interno, fra i richiedenti che vengono respinti in Commissione territoriale e fanno ricorso, oltre due terzi vedono alla fine riconosciuto il loro diritto alla protezione.

Nel 2022, fra prima istanza e istanza finale il nostro Paese ha riconosciuto 8.425 status di rifugiato9.580 protezioni sussidiarie e 21.665 protezioni speciali.

Asilo nell’UE, i tassi di riconoscimento per nazionalità principali in prima istanza e in istanza finale su ricorso (anno 2022, valori percentuali, fonte Eurostat 2023).

 

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